Il progetto è risultato vincitore di un concorso per il completamento e il recupero tecnico funzionale dell’ex mattatoio comunale nell’ambito dei Laboratori urbani, un programma promosso da Regione Puglia per il riuso di 151 immobili dismessi di proprietà dei comuni pugliesi che sono stati recuperati per diventare nuovi spazi pubblici destinati alla formazione, al tempo libero e alla cultura giovanile.
Lo spazio scoperto con le sedute a scomparsa nella pavimentazione e i sistemi di ombreggiamento removibili
Gli spazi dell’ex Convento di S. Agostino o S. Maria del Popolo, poi trasformati e destinati all’ex mattatoio, sono stati ripensati in modo da massimizzare il ruolo dello spazio scoperto quale elemento connettivo delle funzioni allocate negli ambienti disposti a corona.
Lo spazio scoperto anulare e la disposizione di laboratori
La rilevanza dello spazio aperto viene rimarcata dalla creazione di una piazza a nord arretrando la perimetrazione dell’intervento e allestendo lo spazio con delle alberature e una caffetteria disposta in una posizione di soglia, tale da affacciarsi dentro e fuori il perimetro del laboratorio.
Un’ipotesi di uso dello spazio scoperto
La piazza esterna prosegue all’interno del complesso, dove alterna spazi liberi e spazi attrezzati con sedute fisse o a scomparsa nel suolo, vegetazione e differenti finiture della pavimentazione, sistemi di ombreggiamento removibili e illuminazione. Queste dotazioni minime servono in parte a orientare l’uso delle singoli porzioni dello spazio verso determinati usi, e d’altra parte lasciano liberi gli abitanti del laboratorio a colonizzare lo spazio a proprio piacimento.
Vista dei differenti allestimenti dello dello spazio scoperto
La ricchezza delle funzioni allocate negli ambienti interni prevede, oltre al caffè letterario, un laboratorio di falegnameria e di cucito che si integrano con la presenza di una sala adibita a laboratorio teatrale; si aggiungono anche un laboratorio di fotografia e di ceramica. Anche l’allestimento dello spazio interno, soprattutto negli ambienti ricavati da alcuni lati porticati come il laboratorio di cucito, ha privilegiato la massima continuità verso lo spazio scoperto attraverso ampi infissi vetrati composti da una solida partizione in legno.
Vista dello spazio scoperto dal laboratorio di cucito