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Largo 2 Giugno

Publicness e condizioni climatiche outdoor

Il progetto di Largo 2 Giugno a Valenzano si inserisce in un programma più esteso chiamato Periferie Aperte, che promuove 41 interventi di rigenerazione urbana in tutta la Città Metropolitana di Bari.
Questo intervento è un progetto sperimentale che indaga due dimensioni emergenti dello spazio pubblico.
La prima dimensione è quella in cui lo spazio pubblico inizia a essere visto come un hub, un hotspot, o come un campo in cui dovrebbe essere garantito un nuovo diritto dei suoi cittadini: quindi, un indicatore di ‘publicness’ non sarebbe solo la capacità di preservare accedere dall’esterno allo spazio stesso, ma anche fornire accesso dallo spazio stesso all’intera conoscenza globale. Altrove, abbiamo chiamato questo indicatore con il neologismo ‘accessività’. In questo caso proponiamo di ampliare ulteriormente il campo di accesso alla publicness degli spazi urbani, in quanto contesti dove si compiono le relazioni basilari dell’economia condivisa. In questo caso, lo spazio pubblico fungerà da piattaforma o dispositivo abilitante per costruire nuovi tipi di legami sociali, scambi e relazioni tra i cittadini: qualcosa che, a nostro parere, si riferisce profondamente alla sua natura più antica.
Un’altra importante possibilità fornita dagli attuali progressi nella tecnologia è chiaramente l’azione sulla condizione ambientale di comfort di temperatura, umidità, luce, suono e altro. In questa nuova geografia dei paesaggi urbani in cui l’architettura scompare progressivamente e trascende in una dimensione puramente esperienziale e sensoriale, un approccio meteorologico all’architettura dello spazio pubblico può essere un ulteriore elemento per fornire tutti i diritti di accesso sopra menzionati, in particolare alle latitudini dove le condizioni climatiche non consentono mediamente una vivace vita urbana pubblica all’aperto, o semplicemente in caso di contingenze e richieste specifiche.

Assonometria della piazza

Il progetto

La piazza, una rotonda di circa 75 metri di diametro, si trova in una zona periferica a Valenzano, dove una parte del tessuto abitativo è ancora in fase di completamento. L’area era stata precedentemente progettata e realizzata con rigidi principi formali (simmetrie e forti divisioni), mobili non specifici, nessun riguardo all’accessibilità da parte dei disabili, ed era stata presto abbandonata dai cittadini e precipitata in deterioramento.
Con la volontà di realizzare uno spazio pubblico prototipale con la più ampia applicazione possibile dei principi di publicness postulati per uno spazio urbano di nuova generazione, Largo 2 Giugno è stato profondamente ridisegnato come una “infrastruttura per vivere”, dove una struttura lineare e sospesa composta da due tubi di metallo curvi concentrici, che attraversano l’intero spazio, fornisce diversi tipi di servizi, in diversi momenti della giornata e dell’anno, a tre aree progettate specificamente per ospitare diverse atmosfere e funzioni.
Le tre aree sono state progettate e dimensionate nella loro relazione tra terreno permeabile e impermeabile per accogliere tre diversi usi principali: AREA 1: un parco giochi per bambini con strutture per principianti di pattinatori e ciclisti (ovvero, piccole colline e grind). Questa è la zona con la più ampia impermeabilità del terreno e la percentuale di spazio vuoto, per consentire la migliore mobilità possibile tra i mobili; AREA 2: una zona di svago, per rilassarsi, contemplare e semplicemente stare insieme. Questa è la zona con l’impermeabilizzazione più bassa del terreno, poiché la routine per il tempo libero può anche essere ampiamente praticata sull’erba; AREA 3: un “chiosco” (piccolo chiosco o caffetteria) con tavoli e sgabelli fissi. Quest’area ha un terreno impermeabile a metà strada, poiché è possibile (ma meno probabile) mangiare e bere nell’area verde.

Vista assonometrica che mostra la divisione funzionale delle aree e il rapporto di fondo semipermeabile

Il programma funzionale e la configurazione dello spazio

Tutte le seguenti prestazioni di condizionamento ambientale sono state quindi dimensionate direttamente e messe in relazione con il programma funzionale.

Lo spazio al disotto della struttura metallica che regge i dispositivi di climatizzazione outdoor

Illuminazione e ombreggiamento

L’illuminazione notturna è equamente distribuita linearmente lungo tutta la struttura, ma possiede un sistema di regolazione in relazione all’intensità luminosa richiesta dalle diverse aree funzionali. L’ombreggiamento diurno è invece assicurato principalmente da una copertura posata su più di un terzo della struttura metallica, dove è allocata anche la produzione di energia fotovoltaica. L’ombreggiamento è implementato anche dalla vegetazione esistente ed è massimizzato sulla zona di svago.

Riscaldamento e raffreddamento

Nella notte e durante l’inverno, a seconda degli utenti effettivi (la cui presenza è calcolata dai contatori ottici inseriti nei pilastri) le lampade a infrarossi riscaldano le aree del tempo libero e nell’area caffetteria, mentre il parco giochi, data l’intensità dell’attività fisica ospitata in è stato lasciato scoperto dal sistema di riscaldamento. Il raffrescamento estivo/diurno è invece realizzato da un impianto di nebulizzazione d’acqua che, visto il clima mediterraneo, particolarmente caldo in estate, è presente lungo tutta la struttura.

Produzione e fornitura di energia

Un’ampia produzione di energia (stimata 5820 kWh/anno) è possibile grazie all’estensione di una superficie fotovoltaica su più di un terzo della struttura. La quantità di energia prodotta coprirà circa il 35% del consumo annuale dell’area. Uno su due pilastri verticali ospita una presa elettrica, per la ricarica dei dispositivi mobili.

Hotspot e sorveglianza

L’intera struttura funziona anche come un grande hotspot internet wi-fi, con 3 router ugualmente distribuiti lungo di esso, così come 5 telecamere a circuito chiuso, come richiesto dall’amministrazione comunale. Gli hotspot, oggi, sono chiaramente una caratteristica centrale degli spazi pubblici accessibili.

Extra: condivisione di paesaggi sonori

Infine, una delle caratteristiche più sperimentali del progetto è il suo dispositivo di “accedency”. La struttura è stata infatti dotata di un sistema audio per la riproduzione di qualsiasi file in formato audio. Le tre aree sono servite da una linea separata e indipendente e ogni linea è collegata a un dispositivo di input (jack, usb e wireless) in cui ogni utente può connettersi e condividere una registrazione audio o una playlist, per un intervallo di tempo limitato. Questa caratteristica specifica è stata scelta per consentire, allo stesso tempo, un uso regolare da parte della mensa e una condivisione ludica e imprevedibile e il comportamento dei cittadini. La musica è un linguaggio universale e un potente mezzo di comunicazione per età, etnie e censimenti, e non è raro, nel sud Italia, vederlo usato (anche suonandolo a gran voce nelle strade di macchine o finestre) dalle comunità urbane e tribù come simbolo di identificazione e appartenenza. L’uso della musica in questo progetto è quindi finalizzato a creare una dimensione di uguaglianza nella pratica dell’infrastruttura urbana per la condivisione e, allo stesso tempo, un’occasione per sperimentare dinamiche non sperimentate di coesione sociale.

Esploso assonometrico del dispositivo

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