Il progetto è il risultato di un concorso in due fasi per la per la valorizzazione e riqualificazione integrata dei paesaggi costieri del Comune Di Ugento. La presenza di un ambiente paludoso è stata esorcizzata, negli anni ’30, con la creazione di canali e bonifiche che hanno inesorabilmente semplificato e decomplessificato questo paesaggio sotto il profilo della biodiversità natural, agricola e culturale. Durante la stagione estiva questo territorio è investito in maniera consistente dalla pressione del turismo balneare, dando luogo a fenomeni che hanno compromesso il già fragile equilibrio ambientale.
Lo scopo del progetto è invertire la tendenza all’artificializzazione e all’antropizzazione della linea costiera, ripristinando l’originario ecosistema palustre attraverso un processo lento di trasformazione dei bacini artificiali in paludi naturali, attraverso il miglioramento degli habitat esistenti e la valorizzazione degli spazi obsoleti o sottoutilizzati. Il progetto di paesaggio elabora un nuovo rapporto tra acque e territorio, interpretando paesaggisticamente il passaggio dalle acque dolci provenienti dal territorio interno, a quelle salate marine, passando attraverso differenti gradienti di salinità.
L’area di progetto si configura come un insieme di fasce longitudinali parallele alla linea di costa. L’intervento di riqualificazione paesaggistica propone il ripristino del sistema ecologico e produttivo attraverso il miglioramento degli habitat esistenti e la riqualificazione degli spazi obsoleti o sottoutilizzati. La proposta intende valorizzare il paesaggio e i suoi elementi in senso globale all’interno di un sistema multifunzionale che favorisce usi multipli del territorio operando in un contesto di rispetto ambientale.
Strategia ecologica:
Connettere
Si stabilisce una rete di comunicazione ecologica tra il sistema carsico dell’entroterra e la costa, potenziando le linee di impluvio, rafforzando e completando il sistema di corridoi ecologici e valorizzando gli elementi singolari del paesaggio che possono funzionare come elementi di connettività ecologica (stepping stones).
Rigenerare
Si mette in atto una riqualificazione dei bacini di bonifica esistenti ridefinendone i bordi con la finalità di rafforzare le relazioni ecologiche con l’ambiente circostante e stabilirne di nuove.
Alleggerire
La riduzione della pressione antropica sulla fascia costiera messa in atto con la riorganizzazione della mobilità favorisce la rigenerazione spontanea del sistema delle dune e riduce il fenomeno di erosione della linea di costa.
Per questo gli interventi sono mirati alla trasformazione delle linee dure e geometriche in linee morbide e organiche, rompendo i bordi dei bacini idraulici assecondando i processi in corso; alla rinaturalizzazione dei bordi dei bacini e i fondali assecondando i diversi livelli di profondità come avviene nei sistemi palustri naturali per farne nuovi habitat per una nuova naturalità; alla parziale trasformazione dei materiali impermeabili della viabilità in materiali permeabili; alla costruzione di nuovi ecosistemi più porosi con il resto del territorio. La strategia di mitigazione della pressione antropica punta a rendere “più profondo” il paesaggio costiero, destagionalizzandolo, cercando usi alternativi a quelli estivi balneari, pensando ad un territorio in cui si può vivere tutto l’anno, per abitarci e per godere delle risorse naturali.
Sezione trasversale del bacino di Suddenna
Le pattaforme in legno sulle rive dei bacini
La significativa riduzione della presenza di auto sulla fascia dunale messa in atto con la riorganizzazione della mobilità favorisce la rigenerazione spontanea del sistema delle dune e riduce il fenomeno di erosione della linea di costa. Gli elementi obsoleti presenti nel paesaggio sono rigenerati con nuove funzioni produttive e didattiche che possono determinarne una nuova vita.
Il sistema di percorsi tra le dune costiere
L’alleggerimento della pressione veicolare sulla costa attraverso i parcheggi tra le pinete con il disegno del manto ad alta permeabilità
Le dotazioni delle pinete
In questa ottica, nell’area ex ittica si propone la creazione di un centro di interpretazione della biodiversità locale e di comunicazione del valore ecologico della fascia costiera (bacini e canali di bonifica, sistema dunale, lagune salmastre), oltre alla creazione di un vivaio di piante mediterrranee e un sistema di orti didattici.
L’area ex ittica e la rinaturalizzazione delle vasche di coltivazione dei mitili