Per l’edizione 2015 del Festival Conversion+, in collaborazione con l’Osservatorio per il Risparmio di Suolo del MITO-Lab del Politecnico di Bari abbiamo attivato una campagna di mappatura collaborativa degli spazi in dismissione, abbandono e sottoutilizzo ad Acquaviva delle Fonti.
L’esplorazione dell’ex macello comunale
Il 3 Luglio abbiamo quindi realizzato un’esplorazione urbana del territorio comunale per costruire una mappa collettiva del paesaggio urbano in abbandono assieme agli abitanti, con la collaborazione e il patrocinio del Comune di Acquaviva delle Fonti e di una rete di associazioni locali.
La mappa dell’esplorazione
La campagna è una forma di sensibilizzazione degli abitanti verso la riappropriazione di quegli spazi urbani espulsi più o meno recentemente sia dalla memoria collettiva, sia dalla dimensione di beni comuni. Riscoprendo i luoghi dell’abbandono, i partecipanti hanno la possibilità di svelare nuove possibili geografie per la rigenerazione territoriale, avviando un processo di condivisione dal basso che può riorientare le strategie di trasformazione della città e del territorio comunale.
Le attività di esplorazione si sono svolte con un attraversamento dello spazio urbano a piedi o in bicicletta. Ogni partecipante è stato munito di un dispositivo mobile (tablet o smartphone) con una connessione di rete dati attiva e (preferibilmente) un sistema GPS. La metodologia impiegata e già sperimentata nelle precedenti edizioni di Conversion+ è quella della “deriva-orientata”: quattro luoghi “ex” (Macello comunale, Oleificio Casalini, Cantina sociale e Ricovero di mendicità – assieme a Villa Perrone), visitabili per l’occasione, hanno costituito altrettante tappe intermedie di questa “deriva-orientata”. Ciascuno spazio in dismissione, abbandono o sottoutilizzo incontrato nel percorso è stato mappato da tablet o smartphone con la app dedicata “Ushahidi”, disponibile per le principali piattaforme mobili.
L’evento finale di analisi della mappatura collaborativa creata in tempo reale con la app Ushidi