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Nuova sede compartimentale ANAS S.p.A.

La nuova sede compartimentale A.N.A.S. di L’Aquila è stata costruita in seguito ai danneggiamenti del vecchio edificio dovuti al terremoto dell’aprile 2009, ed è stato il primo edificio pubblico realizzato subito dopo il sisma.
In tale contesto, all’edificio è stata garantita una notevole affidabilità di comportamento strutturale anche in occasione di eventi tellurici di elevata intensità attraverso l’utilizzo di sistemi di isolamento sismico di base – abbinati ad una rete interna di monitoraggio del comportamento strutturale realizzata tramite accelerometri e sensori a fibra ottica – e le scelte morfologiche.

Individuazione sito di intervento nella città di L’Aquila

Il sito del nuovo progetto sorge a nord-est del centro urbano, lungo la via Salaria Antica, sulla sommità di un terrazzamento che domina la conca aquilana e dal quale sono visibili i rilievi di Roio a sud, del Pettino e del Castelvecchio a nord e in lontananza il gruppo montuoso del monte Calvo a ovest.

L’edificio è composto da un anello in alluminio alto due piani, che poggia su un basamento di grandi superfici curvilinee avvolgenti in lamiera grecata, il cui colore rosso evoca quello che storicamente caratterizzava le case cantoniere.

La casa cantoniera presente sul sito e le lamiere rosse utilizzate ne progetto

Unfold della facciata e il posizionamento dei canocchiali rispetto al paesaggio

I recinti del piano terra si protendono verso l’esterno e l’interno dell’anello superiore, racchiudendo spazi legati alle funzioni aperte al pubblico collocate a questo livello, come la hall e la sala convegni. La convessità delle lamiere rosse curvilinee accompagna all’attraversamento della corte interna, destinata a eventi di rappresentanza all’aperto, lasciando varchi verso l’esterno lungo tre direzioni. Uno di essi è occupato dalla hall, che grazie alla trasparenza delle vetrate, consente il traguardo visivo da e verso la corte interna.

Planimetria livello 0. Legenda: 1.hall di ingresso, 2.front office, 3. area convegni, 4.blocco archivi, 5.accesso uffici e sala d’attesa, 6. area sistemi informativi ed operativi, 7.corte interna

I due piani superiori ospitano gli uffici e gli spazi comuni. La scelta di un corpo circolare risponde alla necessità di ottimizzare le percorrenze tra gli ambienti, per minimizzare i frequenti spostamenti degli addetti ai lavori. Gli uffici, disposti in maniera radiale lungo le facciate, sono illuminati in maniera controllata da una facciata composta da ampie superfici vetrate e da un sistema di ombreggiamento a lame dalla densità variabile a seconda della funzione specifica dei vani e dell’esposizione.

La facciata e i nuclei a piano terra

In ciascun piano, lo spazio anulare del corridoio centrale si dilata alternativamente, a destra e a sinistra, negli spazi comuni, che guardano la corte interna, e nelle sale riunioni, proiettate verso l’esterno, offrendo mutevoli prospettive e diverse condizioni di illuminazione, e generando diversità nel movimento continuo del girare attorno. Le sale riunioni si aprono verso l’esterno mediante sei cannocchiali metallici che inquadrano porzioni del paesaggio aquilano, evitando l’incombenza degli edifici presenti nei lotti limitrofi, e costituendo le sole eccezioni alla continuità formale della superficie dell’anello metallico superiore.

La corte e gli spazi verdi interni

La sua facciata, definita dalle forme pure dei nastri curvi dei marcapiani e chiusa dalla trama delle superfici vetrate e dai brise-soleil, viene in tal modo perforata dalla geometria delle aperture con consapevole episodicità. In tal modo, il paesaggio è traguardato all’interno dell’edificio quale eccezione a un progetto che ha la sua chiave centrale nel controllo continuo del rapporto tra interno ed esterno, realizzato attraverso le superfici che definiscono tale rapporto in tutte le dimensioni dello spazio.

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